DICEMBRE 2024


LA NUOVA COMMISSIONE PER LA SELEZIONE DEI DOCUMENTARI: CHI SONO GLI 8 COMMISSARI


Vi presentiamo la nuova commissione di selezione per i documentari composta da Marco Bertozzi, Maria Bonsanti, Carlotta Cristiani, Irene Dionisio, Alberto Fasulo, Ilaria Fraioli, Pinangelo Marino e Alessandro Zanon. I commissari visioneranno i 152 documentari in concorso al Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2025 e ne selezioneranno 15 da sottoporre al voto di tutta la Giuria dei David 




TUTTE LE BIOGRAFIE DEI MEMBRI DELLA COMMISSIONE SELEZIONATRICE


Marco BERTOZZI

Marco Bertozzi fa parte di quel gruppo di autori che, negli ultimi anni, ha contribuito alla rinascita del documentario italiano, unendo all’attività autoriale un forte interesse storico-teorico e di promozione culturale. Laureato in Architettura a Firenze, dottore di ricerca in Storia e filologia del cinema all’Università di Bologna, ha insegnato cinema alle Università Paris 8 e del Québec di Montréal, al Centro Sperimentale di Cinematografia (nelle sedi di Roma e di Palermo), alla Scuola Gian Maria Volonté, al DAMS di Roma 3, al CISA di Locarno e, attualmente, è professore ordinario di “Cinema documentario e sperimentale” all’Università IUAV di Venezia. Ha diretto documentari presentati in festival nazionali e internazionali - Appunti romani (2004), Il senso degli altri (2007), Predappio in luce (2008), Profughi a Cinecittà (2012), Cinema grattacielo (2017), Le storie che saremo (2020, in equipe con altri) – e svolto un’intensa attività curatoriale promuovendo il cinema italiano con istituzioni come Villa Medici – Accademia di Francia, il Festival del cinema di Amiens, la Cinémathèque québécoise, il San Diego Italian Film festival, l’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, il Museo M9 di Mestre, il Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia, la Cineteca e la Fondazione Fellini di Rimini. Tra i suoi libri: La veduta Lumière. L’immaginario urbano nel cinema delle origini (2001), L’idea documentaria. Altri sguardi dal cinema italiano (a cura di, 2003), Storia del documentario italiano. Immagini e culture dell’altro cinema (2008), Recycled cinema. Immagini perdute, visioni ritrovate (2012), Documentario come arte. Riuso, performance, autobiografia nell’esperienza del cinema contemporaneo (2018), L’Italia di Fellini. Immagini, paesaggi, forme di vita (2021). Per RAI Storia ha condotto “Corto reale”, un programma su autori e forme del documentario italiano, in onda dal 2013 a oggi. Recentemente, ha fatto parte dell’equipe che ha progettato il Fellini Museum di Rimini e meritato il Premio del Ministro della cultura per la critica d’arte assegnato dall’Accademia nazionale dei Lincei. Dal 2023 dirige, con Alina Marazzi, "UnArchive Found Footage Fest", il Festival internazionale dedicato al riuso creativo delle immagini d'archivio.




Maria BONSANTI

Dopo una laurea in Storia e critica del cinema con una tesi sull’opera di Franco Piavoli, nel 2000 inizia la collaborazione con il Festival dei Popoli di Firenze, curandone, nel corso degli anni, sia aspetti organizzativi che artistici – come membro del comitato di selezione e programmatrice per alcune sezioni tematiche-, fino alla nomina a co-direttrice nel 2012. In quegli stessi anni, collabora a più riprese con il Festival di Locarno, in particolare per il coordinamento della sezione Play Forward, dedicata al cinema d’artista. Dal 2013 al 2017 è direttrice artistica del Cinéma du Réel, Festival annuale di cinema documentario del Centre Pompidou. Nel 2017 assume la direzione di EURODOC, programma di formazione per produttori di cinema documentario basato a Parigi. Nel 2022 torna in Italia in seguito alla nomina a Vicedirettrice generale del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ruolo che ricopre fino a maggio 2024. Attualmente lavora come consulente e curatrice indipendente. È stata membro di giurie di festival quali Berlinale, Festival di Busan, Locarno Film Festival, Mar del Plata, Karlovy Vary Film Festival, CPH:DOX ed ha partecipato a numerose commissioni per il finanziamento al cinema (CNC, Media, Île de France, Région Rhône Alpes). 




Carlotta CRISTIANI

Carlotta Cristiani ha studiato al DAMS di Bologna e si è diplomata alla Civica Scuola di Cinema di Milano dove successivamente diventa docente. Dalla fine degli anni ‘90 monta cortometraggi, film di finzione, serie televisive e documentari dei principali autori italiani tra cui Leonardo Di Costanzo (L’Intervallo, Ariaferma...), Silvio Soldini (Pane e tulipani, Giorni e nuvole, Il comandante e la cicogna,…), Laura Bispuri (Vergine giurata, Il paradiso del pavone, Figlia mia) e molti altri. I film per cui ha curato il montaggio hanno partecipato ai principali festival del mondo, come Cannes,  Berlino e Venezia. Nel 2022 monta il cortometraggio Le pupille di Alice Rohrwacher che entra nella cinquina finalista ai premi Oscar 2023. Carlotta Cristiani è anche montatrice della pluripremiata serie L’amica geniale.
“Montare è progettuale, è imparare sempre, scoprire, conoscere, mettersi alla prova e farlo insieme ad altri”




Irene DIONISIO

Irene Dionisio, filmmaker e artista (Torino, 1986). Il suo primo documentario La fabbrica è piena - Tragicommedia in otto atti (2012) è stato presentato in anteprima europea al Visions du Réel (2012) e successivamente al Taichung Film Festival a Taipei (2012). Con il suo secondo documentario Sponde (2015) presentato in Concorso Internazionale al Festival dei Popoli (2015) ha vinto, tra gli altri, il Premio Solinas, il Premio Scam - Brouillon d'un rêve e il Premio della Giuria del Cinema Verità in Iran. Il suo primo lungometraggio Le ultime cose (2017) ha avuto la sua prima alla Settimana della Critica di Venezia per poi circuitare in numerosi festival internazionali. Il film, tra i vari riconoscimenti, è stato nominato ai David di Donatello, per il Globi d'Oro al Miglior Debutto e ha vinto un Nastro d'Argento per la Migliore Sceneggiatura. Nel 2020 realizza l’episodio Mondo Nuovo del film collettivo Le storie che saremo (2020). Nel 2021 firma, prodotta da Gucci e Rai Teche, il ritratto documentario ABO. Transitando (2021) di Achille Bonito Oliva. Nel 2021 è stata insignita del Premio Giuseppe Bertolucci. Le sue opere sono state esposte - tra gli altri - al Magazzino Italian Art - NY, Ocat di Shanghai, al Pac di Milano, Villa Arson di Nizza, Onu di Ginevra e New York, Palazzo Grassi di Venezia, al Museo Berardo di Lisbona, al MamBo di Bologna, al Centre d'Art Contemporain di Ginevra, e in altre gallerie nazionali ed internazionali. Alla sua attività artistica affianca un lavoro continuo come operatrice culturale. Ha diretto il Festival LGBTQI - Lovers - sotto il Museo Nazionale del Cinema, dandogli un'impronta fortemente femminista ed intersezionale. Ha inoltre collaborato con riviste con La Stampa e realtà come Radio Tre. Come docente ha curato corsi per differenti enti come il Teatro Stabile - To, la Scuola Civica di Milano, Scuola Holden, Torino, NYU Film Academy, Head – Ginevra, il Dicastero di Lugano e molti altri. Ha inoltre scritto recentemente il volume “Lo sguardo del regista - Gli innovatori del cinema italiano” (2023). Attualmente sta lavorando alla sua prossima mostra e al suo prossimo progetto filmico.




Alberto FASULO

Alberto Fasulo è autore, regista e co-fondatore con Nadia Trevisan di Nefertiti Film. Ha iniziato a lavorare nell’industria cinematografica nei primi anni 2000, alternando film di finzione a documentari creativi. Nel 2008 dirige e produce il suo primo lungometraggio, il documentario Rumore Bianco, selezionato in molti festival internazionali e distribuito al cinema in Italia. Nel 2013 dirige il lungometraggio di finzione, TIR, film che racconta la crisi etica, morale ed economica dell’Europa attraverso lo sguardo di un camionista. Con TIR vince il premio Solinas per la migliore sceneggiatura nel 2010 e successivamente il Marc’Aurelio d’Oro per il Miglior Film all’VIII edizione del Festival Internazionale del Cinema di Roma, partecipando a oltre 30 festival in tutto il mondo. Nel 2015 partecipa al 68° Festival del Film di Locarno nella sezione Fuori Concorso con Genitori, un film documentario che affronta il tema della disabilità da un punto di vista inedito, evitando pietismi e retorica. Alberto ha sperimentato tecniche e generi, divenendo una figura poliedrica e anticonvenzionale. In Menocchio, ha curato la scrittura, la regia e la fotografia. Il film è stato presentato nel 2018 in Concorso Internazionale al 71°Locarno Film Festival, ottenendo la Menzione Speciale della Giuria dei Giovani. Menocchio è stato dichiarato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Nel 2024 cura la fotografia di Sulla Terra Leggeri di Sara Fgaier, presentato in concorso al Festival di Locarno. Attualmente Alberto sta lavorando al suo prossimo film, La Corda: ambientato in un futuro distopico è l’ultimo capitolo della Trilogia sull’Uomo, dopo TIR e Menocchio.




Ilaria FRAIOLI

Ilaria Fraioli vive a Roma, dove è nata nel 1965. Diplomata nel 1990 in montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia, si laurea in seguito in Arti e scienze dello spettacolo alla Università La Sapienza e ottiene infine anche il diploma del Master in Studi e politiche di genere.

Esercita la sua attività di montatrice in modo eclettico e sperimentale in costante e intensa ricerca sul piano linguistico con una particolare attenzione verso il cinema di realtà e verso il riutilizzo dei materiali di archivio.
Su questa strada ha incontrato diversi registi e produttori che le hanno permesso di esprimersi in modo creativo.

Ha fatto parte della giuria del Premio Solinas Documentario per il Cinema ed è docente di montaggio in alcune delle principali scuole di cinema in Italia.
È stata finalista al Nastro d’argento miglior montaggio con i film Riprendimi di Anna Negri e Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi.

Un elenco parziale e non cronologico delle principali collaborazioni nei film, cortometraggi, serie, videoclip, programmi televisivi e video-istallazioni, comprende fra gli altri Alina Marazzi, Stefano Savona, Marco Bertozzi, Anna Negri, Davide Ferrario, Costanza Quatriglio, Marco Giusti, Ascanio Celestini, Studio Azzurro, Home Movies, Pif, Francesca Comencini, Francesca Mazzoleni, Valentina Monti, Adele Tulli, Ivan Cotroneo, Maura Del Pero, Paola Randi, Sebastiano Riso, Chiara Cremaschi, Sebastiano D’Ajala Valva.




Pinangelo MARINO

Curatore, docente e direttore creativo della società Rumore. Dal 2019 al 2023 è stato Vicepresidente di Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani e dal 2013 al 2019 membro del Comitato di Selezione del Festival dei Popoli, tra i più importanti Festival di cinema documentario in Italia e il più antico in Europa. È stato docente presso Scuola Holden e Direttore editoriale del Quaderno del Cinemareale, rivista cartacea dedicata ai processi creativi del documentario, divenuta anche testo d'esame in alcune università. Curatore e autore di studi pubblicati su Vittorio De Seta, Franco Piavoli, Pippo Delbono, Michelangelo Frammartino, Alessandro Rossetto, Alberto Fasulo. È stato Direttore di Italian Doc Screenings Series, il primo programma di alta formazione in Italia dedicato alla serialità documentari. Ideatore e curatore di rassegne cinematografiche e letterarie. Dal 2019 è Direttore artistico della rassegna letteraria Intemporanea, realizzata con il Comune di Firenze e dal 2024 è responsabile didattico dei corsi Archive producing per documentari e Doc e Show for Kids & Teen di Fondazione Sistema Toscana.




Alessandro ZANON

Tecnico del suono. È nato a Roma nel maggio del 1949. Nel 1968 ha iniziato a collaborare con i Cinegiornali del Movimento studentesco e ha poi continuato con il “Cinema Militante”. Insieme ad Antonello Branca e Ugo Adilardi ha fondato  nel 1972 la “Soc.Coop. Moby Dick” realizzando documentari sia in Italia che all'estero. Ha collaborato anche a molti documentari prodotti da altre società. È poi approdato al cinema con un esordio che considera molto importante: La veritaaaà di Cesare Zavattini. Ha ricevuto 4 Premi David come Miglior Fonico di Presa diretta per Lamerica (1995), Le chiavi di casa (2005), Il caimano (2006) e La ragazza del lago (2008).