GENNAIO 2023
L’ITALIA AGLI OSCAR 2023: ALICE ROHRWACHER CANDIDATA CON IL CORTO “LE PUPILLE”, ALDO SIGNORETTI PER LE ACCONCIATURE DI “ELVIS”

Alice Rohrwacher all’anteprima romana di Le pupille con la presidente dell’Accademia del cinema italiano Piera Detassis e la protagonista Alba Rohrwacher, che interpreta la madre superiora del collegio.


Le “bambine cattive”, le ribelli capaci di cambiare il loro destino e forse anche il mondo, hanno conquistato l’Academy: Le pupille di Alice Rohrwacher è nella cinquina dei cortometraggi candidati al Premio Oscar 2023. Se vincerà lo sapremo il 12 marzo, ma intanto Alice si prepara a volare a Los Angeles sognando di portare con sé anche le protagoniste del suo film, le bimbe che interpretano le orfanelle di un istituto nell’Italia impantanata nella Seconda Guerra Mondiale. L’Italia sarà rappresentata a Los Angeles anche dall’acconciatore Aldo Signoretti per la categoria miglior make up e hair styling per Elvis di Baz Luhrmann: Signoretti è alla sua quarta candidatura agli Oscar, la prima arrivata sempre con Luhrmann per Moulin Rouge, e ha vinto sei David di Donatello per Il divo, Noi credevamo, La grande bellezza, Il giovane favoloso, Loro, Volevo nascondermi.

“Le pupille”, prodotto da Carlo Cresto-Dina per tempesta e Alfonso Cuarón per Esperanto Filmoj e distribuito in esclusiva su Disney+, è una rilettura al femminile della celebre lettera di Elsa Morante a Goffredo Fofi, scritta in occasione del Natale 1971. Morante raccontava la storia vera («fino a un certo punto», sottolineava la scrittrice) di un collegio in cui, nel giorno di Natale di un anno frugale, con l’Italia in guerra, arriva una sontuosa zuppa inglese. Quando la madre superiora, interpretata da Alba Rohrwacher, propone alle bambine “buone” di fare fioretto e rinunciare alla torta, volendo in realtà regalarla al vescovo per ottenerne i favori, la piccola Serafina non accetta perché, qualche ora prima, la stessa madre superiora le aveva detto che era cattiva. E così, per non contraddirsi, la suora è costretta a tagliare una fetta per Serafina, che alla fine la condividerà con le altre.
Sulla pagina la storia è ambientata in un collegio maschile guidato da un Priore mentre nel film di Rohrwacher, cinque volte candidata anche al David di Donatello, diventa un collegio femminile diretto appunto da una suora. Perché, afferma Alice, «sentivo la necessità di dare voce alle bambine, in particolare alle bambine cattive che cattive non sono affatto e che sono in lotta ovunque nel mondo. Auguro che, come nel mio corto Le Pupille, possano rompere la torta e condividerla tra loro. Sono le bambine e le donne in Iran, in Afghanistan ma ovunque, anche in Svezia e in Umbria».